giovedì 31 ottobre 2019

Scrivo Io: Halloween non esiste: il 31 ottobre ricorre il Sam...

Scrivo Io: Halloween non esiste: il 31 ottobre ricorre il Sam...: Quando ero piccola e mi trovavo al mare a San Benedetto, con mia madre andammo a visitare un ospizio in cui era ricoverato un suo vecchio zi...

Halloween non esiste: il 31 ottobre ricorre il Samhain festa celtica di nuova vita.

Quando ero piccola e mi trovavo al mare a San Benedetto, con mia madre andammo a visitare un ospizio in cui era ricoverato un suo vecchio zio.
 La casa per anziani si trovava al Paese Alto e ora come ora non ricordo nemmeno il nome della struttura.
Era una residenza elegante, una villa storica ristrutturata per accogliere gli anziani ospiti, con un ampio balcone, una vera e propria terrazza con veduta sul mare e tante bouganville.
Lo zio di mia madre (il fratello della mia nonna materna) doveva forse essere un professore universitario di lettere e filosofia in pensione, non ricordo se scapolo o vedovo, con figli o no.
Fatto sta che stava li dentro e c'era anche un'altra signora del paese dei miei nonni, anche lei vecchia, come lui.
Io avevo otto anni all'incirca.
La signora mi si avvicinò appoggiandomi la mano nodosa sulla spalla e cominciò a dirmi che avevo degli occhi magnetici, così all'improvviso, senza conoscermi nemmeno.
Mi fissava con la sua faccia rugosa. Io ero spaventata, ma mia madre mi rassicurava dicendomi che era una signora del paese che lei conosceva.
La vecchia continuò a guardarmi e alla fine mi disse (ero una bambina): "I tuoi occhi neri faranno impazzire tutti".
Mamma mia! Che presagio!
Io sono una strega e anche quella vecchia lo era, perciò mi ha riconosciuta.
Questa sera noi streghe festeggiamo il capodanno celtico: il Samhain, per noi donne magiche e senza età, finisce l'estate e inizia l'inverno, c'è una nuova luce di vita perchè le anime dei vivi su questa terra si incontrano con quelle dei morti. Possiamo riabbracciare i nostri cari.
Buon Samhain a tutti allora!

giovedì 24 ottobre 2019

Scrivo Io: Due giorni fa Massimo Bossetti ha scritto a Vitto...

Scrivo Io: Due giorni fa Massimo Bossetti ha scritto a Vitto...: "Gentile Direttore Feltri, forse rimarrà sorpreso che io Le scriva, ad essere sincero lo avevo in mente da molto tempo, ma la pr...

Due giorni fa Massimo Bossetti ha scritto a Vittorio Feltri. Ecco la lettera.





"Gentile Direttore Feltri, forse rimarrà sorpreso che io Le scriva, ad essere sincero lo avevo in mente da molto tempo, ma la pressione della vicenda che mi ha travolto e il massacro mediatico mi hanno messo alle corde come un pugile che le ha prese di santa ragione.
Ritengo che lei, da bergamasco doc, sia un uomo di sani principi. Io Direttore, non sono né l' assassino della povera Yara, né il mostro che i media e i social hanno dipinto. Sono un uomo normale, semplice che pensava al lavoro e a non far mancare nulla alla propria famiglia.
Arriva quel maledetto giorno che ha sconvolto la mia vita e quella della mia famiglia, e dei miei cari che oggi mi guardano dal cielo, e sono convinto che questa vicenda li ha provati moltissimo.
Non voglio entrare in questa lettera nei dettagli, però non posso fare a meno di dire che il trattamento che la giustizia italiana mi ha riservato è stato scorretto e ha calpestato ogni diritto alla difesa, e mi riferisco anche a quell' ex ministro dell' Interno incapace, che gridava al mondo che era stato preso l'assassino di Yara, calpestando la Costituzione.
Poi in carcere a Bergamo, la P.M. e vari responsabili dell' organo penitenziario, mi pressavano a confessare in continuazione un delitto proponendomi benefici. Come potevo confessare un delitto che non ho commesso?
La P.M. più volte ha provato a propormi benefici, se erano così sicuri di aver preso l' assassino, non li proponevano con insistenza, né benefici e tanto meno facevano produrre filmati manipolati da distribuire ai media.
Poi, il non far assistere i miei legali alle prove più importanti dei reperti e del Dna. Grido dall' inizio di ripetere la prova del Dna e sono sicuro che Le verrebbe ogni ragionevole dubbio.
Perché è stato commesso "UN GRAVE ERRORE GIUDIZIARIO" (tutto maiuscolo nella lettera, ndr), non sono io il colpevole, e il codice di procedura penale dice chiaramente all' articolo 533 C.P.P. 1° comma che «il giudice pronuncia sentenza di condanna se l' imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio».
Direttore, La prego di porgermi la Sua mano d' aiuto, non è giusto essere dipinto un mostro, non è giusto che mi abbiano affibbiato un ergastolo, non è giusto che venga commesso un errore giudiziario, per l' incapacità professionale Confido che Lei possa capire cosa ho e sto provando.
Gentile Direttore, La prego di prendere in considerazione la mia richiesta d' aiuto, restando a sua completa disposizione per ulteriori chiarimenti. Le porgo i miei più cordiali saluti, sperando di ricevere Sue notizie.
In fede,
Massimo Bossetti"
Una sola domanda: può la giustizia italiana essere amministrata in questo modo? A voi la risposta!


domenica 20 ottobre 2019

Scrivo Io: Intervista immaginaria a "Piccola Anima", protagon...

Scrivo Io: Intervista immaginaria a "Piccola Anima", protagon...: Sono passati due anni. Era il lontano 2017, quando il cantautore Ermal Meta proponeva ad un pubblico ancora acerbo e che doveva imparare ...

Intervista immaginaria a "Piccola Anima", protagonista nel 2017, dell'omonimo brano di Ermal Meta

Sono passati due anni.
Era il lontano 2017, quando il cantautore Ermal Meta proponeva ad un pubblico ancora acerbo e che doveva imparare a conoscerlo, il suo secondo album "Vietato Morire" con dentro delle vere e proprie perle musicali: dalla canzone che da il titolo all'album "Vietato Morire", presentata a Sanremo e arrivata sul podio, al terzo posto, (doppio platino nelle vendite) a "Voodoo Love", dalla splendida "Voce del Verbo" a "La Vita Migliore" e....e poi c'era anche "Piccola Anima" cantata in duetto con Elisa.
Ho rintracciato per voi proprio Piccola Anima (per brevità da ora in poi P.A.) e lei si è dimostrata disponibile a rilasciare alcune dichiarazioni e a rispondere ad alcune domande. Le abbiamo chiesto quando è nata la sua passione per Ermal Meta e per la sua musica e cosa ha da dirci a riguardo.

Lei ha risposto con piacere e ha parlato a ruota libera!

Così ha iniziato: " Ermal Meta è arrivato per me nel 2016 quando l'ho ascoltato per la prima volta a Sanremo fra i giovani cantare "Odio le Favole" e mi sono innamorata del suono della sua musica, assolutamente insolito, nuovo, diciamo che mi ricordava vagamente Goran Bregovic e l'influenza della tradizione balcanica in quell'arrangiamento era molto evidente".

P.A. ha proseguito:"In tutti i suoi album  (e io li ho tutti) Meta ringrazia le persone che lo aiutano nella sua produzione musicale, ispirandolo e supportandolo anche nella realizzazione concreta dei dischi."

"E così in "Umano" del 2016 (che reca echi di nietzschiana memoria "Umano troppo umano" infatti è un'opera filosofica di Nietzsche), leggiamo anche "Grazie a te Silvia e alla tua incrollabile fede, hai creduto in me quando neanche io ne ero capace".

"Ho pensato che Silvia fosse una persona speciale per lui, ho subito capito che si trattava della sua fidanzata! Così quando sono andata a Milano per incontrarlo insieme a tanti altri fan, su invito della casa discografica "Mescal" non avevo intenti seduttivi nei suoi riguardi (anche perchè non potrei mai sedurre uno come lui...), ma semplicemente volevo parlarci e conoscerlo meglio perchè mi affascinava molto. Lo studio di registrazione era quello di Enrico Ruggeri e lui ha suonato con i suoi musicisti alcuni pezzi per noi fan che eravamo seduti un pò a terra un pò come capitava....i brani ovviamente erano quelli del suo primo album da solista "Umano".

"Solo che io in quella circostanza ero molto intimidita anche se sono riuscita a rivolgergli una domanda sulla canzone "Schegge" e a guardarlo dritto negli occhi. Ho paura che, per questo mio atteggiamento, lui abbia interpretato male la mia indole o capito delle cose di me che in realtà non esistono."

P.A. ha precisato: "Quando ho preso il suo secondo cd "Vietato Morire" mi sono accorta che al suo interno c'era una canzone d'amore dedicata ad una donna che non era la sua fidanzata (alla quale ha dedicato"Ragazza Paradiso"). La canzone in questione si chiama appunto "Piccola Anima" e si riferisce proprio al nostro incontro ....quella sera del 2016 dopo la "sala prove" con i fan, io sono scappata via perchè lui mi piaceva molto ma mi sono detta che apparteneva ad un altro mondo ed anche che era fidanzato quindi io per lui non rappresentavo e non avrei potuto rappresentare nulla! Avrei potuto rimanere, trattenermi a parlare come hanno fatto altri, ma ho preferito evitare per non illudermi e per non essere fraintesa. E poi anche ai concerti andavo via subito dopo la fine."

"Di li a poco mi sono ritrovata ad essere oggetto di ogni tipo di cattiveria e vessazione sui social da parte dei suoi fan (i famigerati "Lupi") che mi accusavano di essere una SFIGATA, a cui Ermal Meta aveva fatto il favore di regalare una canzone per tirarsi su!"

P.A. ha aggiunto:"Queste parole vili e cattive mi sono entrate dentro come spade affilate e mi hanno fatto molto male....io credevo di piacergli e quella canzone me ne dava conferma! Ma mi sono sbagliata..., si proprio così: ho pensato di essermi illusa una volta in più nella mia vita, e che ancora una volta, una cosa che pensavo bella, era invece l'ennesimo fallimento! Non era vero nulla, forse quella canzone serviva solo per vendere e basta."

P.A. ha poi concluso: "Ho comprato anche il terzo album di Ermal Meta "Non Abbiamo Armi" ma mi piace meno dei primi due, sono andata comunque a tutti gli instore e in uno di questi, mentre lui  firmava la mia copia ho preso coraggio e gli ho chiesto: "Per te la musica è fedele?" E lui mi ha risposto: "La musica? La musica si a modo suo è fedele, perchè racconta ed esprime tutte le emozioni, e in questo senso è fedele a se stessa".

"Ho trovato che la risposta fosse molto intelligente ma ha evaso il senso della domanda e non mi ha fatto stare meglio....In fondo le dediche alla sua fidanzata Silvia sono sempre continuate in tutti i dischi che ha fatto, sempre diverse e sempre più poetiche e io non sono niente e nessuno per lui".

"A me non ha fatto piacere essere descritta in una canzone perchè non mi ci riconosco fino in fondo e io non gli ho mai chiesto niente, non doveva disturbarsi. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che l'abbia scritta per se stesso, per esprimere delle sue emozioni. Questo mi lusinga ma mi lascia ancor più amareggiata. Nella parte in cui dice "Qualcuno è qui per te" so che lui mi è venuto incontro tante volte, con i concerti nella mia regione e vicino alla mia città, ai quali sono sempre andata....ma alla fine di tutto questo, cosa cambia? Cosa sarebbe mai potuto accadere davvero fra noi? Avrei mai potuto competere con una Bionda (per citare un'altra canzone di E.M.) dai lunghi capelli dorati, un fisico atletico e statuario e delle lunghe ciglia in dotazione? No! Penso proprio di no!"

Prima di lasciarmi, Piccola Anima ci ha tenuto ad aggiungere un'ultima cosa: "in alcuni dei nostri incontri ho consegnato ad Ermal Meta alcune delle mie poesie. Spero che le abbia lette, che non le abbia buttate e che qualcuna di loro gli sia piaciuta, perchè non l'ho mai saputo e ne sarei contenta. Le mie poesie rappresentano infatti la mia vera anima".



mercoledì 16 ottobre 2019

Scrivo Io: Loù Von Salomè: il film sulla sua vita nelle sale ...

Scrivo Io: Loù Von Salomè: il film sulla sua vita nelle sale ...: La locandina di questa pellicola di Cordula Kabilitz-Post attualmente nelle sale cinematografiche di tutta Italia così recita: Nietzsche l...

Loù Von Salomè: il film sulla sua vita nelle sale cinematografiche italiane da fine settembre


La locandina di questa pellicola di Cordula Kabilitz-Post attualmente nelle sale cinematografiche di tutta Italia così recita: Nietzsche l’adorava, Rilke l’amava, Freud l’ammirava.
Ma chi era Loù Andreas Salomè? Una delle figure intellettuali femminili più importanti del novecento: filosofa, piscoanalista, scrittrice, in grado di ispirare ed influenzare le menti più brillanti del suo tempo.
Lou Von Salomé (detta anche Loù Andreas) nacque il 12 febbraio 1861 a San Pietroburgo. La sua famiglia d’origine abitava nella sede dello Stato Maggiore proprio di fronte al Palazzo d’Invero perché il padre era un generale russo e fin da bambina ricevette una educazione ad ampio spettro, tanto che già da piccola imparò il tedesco e il francese e a diciassette anni conosceva materie come la filosofia, la teologia e la storia della religione, nonché la letteratura francese e tedesca.
Nel 1882,  Loù Andreas in viaggio a Roma con la madre, conobbe il trentottenne Friedrich Nietzsche, il quale, affascinato dalla levatura intellettuale della giovane donna, le propose immediatamente di costruire una piccola “comune intellettuale” filosofica a tre, tra lei, lo stesso Nietzsche e l'amico d'entrambi Paul Rèe. Nietzsche, innamorato della bella e affascinante Loù, più in là le propose anche di sposarlo, ma lei si rifiutò. Deluso da quel rifiuto ed entrato in una profonda depressione, Nietzsche scrisse le prime due parti del libro “Così parlò Zarathustra” e per via di questa straordinaria folgorazione che ispirò il filosofo, molti definirono Loù “La grande rivoluzione russa” nella vita di Nietzsche.
Ma anche se il sogno d’amore di Nietzsche non si realizzò, il loro legame intellettuale, di amicizia e di pensiero fu così forte e la giovane Loù ebbe modo di conoscere così bene il celebre filosofo tedesco, che alla sua morte, le prime due donne a pubblicare una biografia su di lui furono proprio lei e la sorella del filosofo: Elisabeth Forster-Nietzsche.
Dopo il rifiuto di sposare Nietzsche, Loù intrecciò una lunga relazione sentimentale con il poeta Rainer Maria Rilke (che le dedicò molta della sua produzione letteraria poetica), mentre nella sua attività di psicoanalista venne elogiata ed ammirata nientemeno che dal padre della psicoanalisi Sigmund Freud con cui lavorò a stretto contatto. Lou si sposò senza mai consumare il suo matrimonio e scrisse la sua prima opera letteraria con uno pseudonimo maschile. Il romanzo ebbe un enorme successo.
Dell’incontro di Rilke con la Salomè, di molti anni più grande di questi, si conserva nella memoria collettiva un suggestivo verso tratto dal carteggio epistolare fra i due amanti: “Le anime affini passano attraverso tutte le tempeste”. Motto che sembra riecheggiare un celebre aforisma di Arthur Schopenhauer: “Quelli che si amano e sono nati gli uni per gli altri si incontrano facilmente: le anime affini si salutano da lontano”. Il loro fu indubbiamente un grande amore fatto di ispirazioni e stimoli reciproci.
Particolare curiosità e attenzione suscita ancora oggi la storia della prima esperienza sessuale della donna, avvenuta a ben 36 anni proprio con l’amato Rilke che all’epoca ne aveva soli 22. Questa esperienza le ispirò un libro che divenne un vero best seller: “Erotica”.
Loù rimase a lungo in contatto con i circoli psicoanalitici e con alcuni dei più noti psicoanalisti dell'epoca (tra cui Sandor Ferenczi e Viktor Tausk con cui ebbe una relazione sentimentale). Profonda conoscitrice di Ibsen, Tolstoj, Turgenev, Wagner, Loù Andreas negli anni 20 e 30 frequentò a lungo la scena culturale ed intellettuale middle europea conoscendo varie altre personalità. Morirà a Gottinga nel 1937.
Trama del film:
Ho visto il film del 2016: “Lou Von Salomè” di Cordula Kablitz-Post. La narrazione della pellicola ripercorre a ritroso la avventurosa storia di questa donna che per l’epoca (fine ottocento-inizi novecento) possedeva una eccezionale emancipazione intellettuale e culturale.
A Gottinga nel 1933 Lou von Salomé (interpretata dalla enigmatica Katharina Lorenz), vive reclusa in casa da quando i nazisti, in piena rivoluzione culturale, bruciano i libri in piazza e proclamano la psicanalisi una scienza ebraica illecita. Ma alla sua porta bussa Ernst Pfeiffer, germanista in crisi professionale e coniugale, che le chiede aiuto come psicoanalista. Lou decide di assisterlo in cambio di una lunga confidenza. Quasi cieca a causa del diabete, detta a Ernst le sue incredibili memorie. Comincia allora il racconto di un'esistenza romanzesca e tormentata che celebra una vita intellettuale spesa tra il XIX e il XX secolo. Film intenso e commovente, con una cura maniacale nella ricostruzione dell’Europa dell’epoca, dei costumi e una scenografia a volte sorprendente ed originalissima.
Se lo trovate ancora nella vostra città, ve ne consiglio vivamente la visione.


sabato 12 ottobre 2019

Scrivo Io: Immigrazione e integrazione, fra "emergenza umanit...

Scrivo Io: Immigrazione e integrazione, fra "emergenza umanit...: Questa sera, dalle 19 in poi, ho letto cose aberranti. Nella campagna laziale un agricoltore italiano ha sparato addosso ai suoi braccianti...

Immigrazione e integrazione, fra "emergenza umanitaria" e necessità di equilibrio sociale.

Questa sera, dalle 19 in poi, ho letto cose aberranti.
Nella campagna laziale un agricoltore italiano ha sparato addosso ai suoi braccianti di nazionalità indiana con un fucile ad aria compressa, per farli lavorare di più! Arrivando a minacciarli perfino con l'arma puntata alla gola. Un fenomeno abietto di caporalato, come purtroppo ce ne sono molti e l'uomo è in stato di fermo e sarà processato per riduzione in schiavitù, sfruttamento e si spera anche per tentato omicidio!

In un'altra parte d'Italia un giovane tunisino di 20 anni ha investito un uomo che era in sella alla sua bici ieri sera uccidendolo e ora si è costituito come responsabile del reato di omicidio stradale.

Giorni addietro, in provincia di Teramo, una donna è stata uccisa a coltellate da suo marito, entrambi di nazionalità rumena.

Mi chiedo: ma questa è l'integrazione? L'integrazione riguarda solo fatti di reato e di efferata violenza? Li commettono gli italiani, allora anche gli altri così sono meglio integrati? Come funziona esattamente?
Forse funziona come piace dire a molti: fanno notizia solo le cattive notizie e mai le buone! Ah si....sarà così....certamente!

E l'emergenza umanitaria? Quanti sono veramente i paesi al mondo che versano in questa condizione di necessità di aiuto umanitario, che sono in guerra, carestia, sotto assedio delle cavallette e delle altre sei piaghe d'Egitto o altro?

Dal mio misero ed insignificante punto di vista, le Organizzazioni Internazionali non fanno abbastanza e non possiamo pensare di dover star anche zitti per paura di essere accusati di razzismo! Tutti noi dobbiamo parlare perchè abbiamo una precisa responsabilità: quella di prendere coscienza e di non seguire il pensiero di massa! 
Il pensiero difforme anzi è utile per trovare soluzioni efficaci!

Nel mondo ci sono paesi civilissimi e che hanno società multietniche da secoli (perché ex colonialisti) che adottano politiche migratorie di encomiabile equilibrio e raziocinio. Dovremmo rifarci a quelle, copiare quei modelli e scrollarci di dosso obblighi non nostri!


giovedì 10 ottobre 2019

Scrivo Io: Il mondo della lirica in preda allo scandalo: Plac...

Scrivo Io: Il mondo della lirica in preda allo scandalo: Plac...: Eh si. La musica lirica sta attraversando proprio un momentaccio. Non si sa perchè, ma due scandali a distanza di pochi giorni, hanno colpi...

Il mondo della lirica in preda allo scandalo: Placido Domingo e Vittorio Grigolo alla gogna.

Eh si. La musica lirica sta attraversando proprio un momentaccio.
Non si sa perchè, ma a fine estate, due scandali a distanza di pochi giorni hanno colpito in modo concomitante due grandi stelle internazionali del bel canto, i tenori Placido Domingo e Vittorio Grigolo.

Il primo ha annullato una lunga serie di recital  in giro per il mondo, tra i quali alcuni concerti al Metropolitan di New York, perchè alcune donne che hanno aderito alla campagna di denuncia "Me too" lo avrebbero additato come l'autore di ricatti sessuali. Il settantottenne Domingo, infatti, secondo queste "dicerie", in cambio di ingaggi e parti in alcune opere liriche, avrebbe ricattato sessualmente alcune voci femminili del panorama lirico emergente: in poche parole avrebbe promesso ruoli e partecipazioni musicali, pretendendo come contropartita favori sessuali da queste ultime. In caso di rifiuto le donne non avrebbero lavorato.

Così facendo, l'uomo, usufruendo di una indiscussa posizione di potere, avrebbe tentato di piegare al suo volere le malcapitate esordienti cantanti liriche. Ma Domingo smentisce tutto, precisando che le "relazioni" (così le chiama) sarebbero state consenzienti.

Grigolo invece è stato protagonista di quella che ha tutta l'aria di essere una squallida macchinazione: una ballerina del cast della Turandot avrebbe denunciato una presunta molestia perchè il tenore gli avrebbe toccato la pancia di scena (quindi finta) durante le prove!!! Siamo davvero all'inverosimile.

Insomma, le proposte indecenti esistono,( soprattutto sul posto di lavoro e se le donne non hanno raccomandazioni politiche o sociali), le palpatine anche, ma non è chiaro se questi due episodi siano stati inventati di sana pianta per sollevare un polverone intorno a due artisti e alla musica che rappresentano. Sembrano davvero due curiose coincidenze, ma sono in corso indagini ufficiali.

Staremo a vedere.

lunedì 7 ottobre 2019

Amori complicati: quando non si sa perché o per chi bisogna soffrire. Regole di sopravvivenza.

Scritto da me per voi, oggi il vademecum per preservare la propria sanità mentale da relazioni sbagliate:

1- Evitare persone che vi fanno credere di essere interessate a voi o che vi fanno dediche romantiche se hanno già una "metà", magari guasta, ma pur sempre "metà".

2- Non piangersi mai addosso, ma cercare di avere interessi, passioni, un lavoro attraente e impegnativo, una vita sociale ricca di persone che vi vogliono bene.

3-Rialzarsi dopo ogni delusione con dignità e con il sorriso sulle labbra, i veri problemi della vita sono ben altri.

4-Non avere paura di innamorarsi ancora! Ma solo se ne vale veramente la pena e solo se l'oggetto del vostro amore vi ricambia in via esclusiva ed incondizionata. L'amore è per due, non c'è posto per altri.

E alla fine fate come me: non è obbligatorio essere in coppia. Non è uno status symbol o una condizione sociale ed esistenziale imprescindibile. Si può stare bene anche da soli e vivere per se stessi e basta, piuttosto che per chi non merita.



venerdì 4 ottobre 2019

Scrivo Io: La poesia erotica: le parole hanno più senso in un...

Scrivo Io: La poesia erotica: le parole hanno più senso in un...: Mi sono chiesta tante volte se, in questa epoca contemporanea, contano di più le parole o le immagini. Sicuramente aprendo una qualsiasi pag...

La poesia erotica: le parole hanno più senso in un'epoca di immagini esplicite?

Mi sono chiesta tante volte se, in questa epoca contemporanea, contano di più le parole o le immagini. Sicuramente aprendo una qualsiasi pagina sul web e soprattutto sui social, scopriamo foto e immagini in quantità rilevante di persone, anche comuni, che sentono l'insopprimibile bisogno di farci sapere quando e dove vanno al mare (quindi le troviamo in costume), quando e dove vanno a fare la spesa in top e minigonna, quando vanno in bagno per fare la doccia e fra un po' anche quando stanno sopra il water per espletare i propri bisogni fisiologici (se non è già accaduto visto che non sono abbastanza informata sui vari profili e relativi sviluppi).

Insomma, molte persone si mettono in vetrina, ma non per comunicare con pensieri, parole, stralci letterari, ma per farci vedere quanto sono sodi i loro glutei, quanto è piatto e tonico il loro ventre, quanto sono lunghe le loro gambe! Oggi questa è la nuova forma di comunicazione: il Nulla!

Personalmente, visto che mi piace molto scrivere, mi esprimo molto con il linguaggio e preferisco quello scritto a quello parlato. Perché? Ma è presto detto: non trovo persone con le quali poter parlare di tutto e dico di tutto, si badi, non dei "massimi sistemi" o di scienza e letteratura. Si perché è difficile parlare di tutto, anche delle cose più semplici, di quello che mi piace, di quello che penso, senza essere giudicata.
Si proprio così: giudicata non conforme! Io che non mostro culo e tette, che non vado in vacanza in luoghi esclusivi e non li posto sui social, come posso essere capita? Perché mi ostino a non adeguarmi a tutti per essere "normale"? Oppure perché non mi rivolgo ad un bravo psicoterapeuta che mi aiuti ad "essere più sicura di me" e ad uscire allo scoperto mostrandomi finalmente in mutande e reggiseno come fanno tutti/e? Perché mi ostino a non capire che una come me è da ricoverare e da sottoporre a cura psichiatrica?

Tutte domande che resteranno senza una risposta!

E allora il mio rifugio preferito è proprio la poesia! Per la poesia posso essere normale.
Non so perché ma ogni tanto ho curiosità morbose e quindi ieri ho cercato l'erotismo espresso attraverso parole poetiche. Le migliori poesie erotiche sono quelle di Baudelaire e Rimbaud, ma esiste, mi hanno detto anche Apollinaire, e poi la nostrana Alda Merini e perfino James Joyce con le sue lettere alla moglie Nora, scritte ed inviate alla stessa durante il suo secondo viaggio a Dublino.

Ebbene tutti questi autori parlano di "tette", "batacchi", "culi" e "fighe"....con una disinvoltura poetica e una licenza letteraria che fa delle loro opere ottime letture eccitanti e di grande valore espressivo, versi che diventano luoghi nei quali almeno si esercita la fantasia, anche se per alcuni Poeti ci si aspetterebbe un po' più di eleganza!

Nella Poesia Erotica c'è la parola che non involgarisce ma fa sognare e trasalire: non abbiamo una immagine spiattellata sotto agli occhi che dobbiamo subire, a volte dico io, come una violenza fisica e diretta, senza la mediazione di alcuna locuzione verbale. Le immagini sono molto spesso esplicite e veramente nude e volgari....più di parole a loro volta volgari! Ma pur sempre parole!

Allora perché non ritornare alla parola. Più che al romanzo, ai versi poetici, perché più immediati e veri, essi sfuggono ad una narrazione ruffiana che irretisce il lettore per renderlo succube di una "storia" da seguire fino alla fine (e spesso morbosa, macabra, noir).

Il verso poetico è una "sveltina" e non comporta alcun impegno!


mercoledì 2 ottobre 2019

Sydney: si è staccato un iceberg gigantesco dalla calotta polare Amery in Antartide Orientale

E' di questa mattina e viene da Sydney la notizia di un evento inquietante che però non riguarda il cambiamento climatico come riferiscono gli stessi scienziati.

Gli studiosi dell'Australian Antarctic Division hanno verificato il distacco di un gigantesco iceberg di 315 miliardi di tonnellate dalla calotta di ghiaccio in Antartide orientale.

    Il distacco è stato osservato con satelliti europei e Usa, giovedì scorso e l'iceberg tabulare chiamato D28 staccatosi della calotta polare Amery ha una superficie di 1636 kmq, (più di una grande metropoli), e uno spessore di circa 210 metri.

    L'Australian Antartic Division spiega in un comunicato, che il distacco è parte del normale ciclo delle calotte polari. La calotta Amery si trova tuttavia fra due stazioni di ricerca australiane e il distacco causerà difficoltà per la navigazione e per le operazioni di rifornimento delle due stazioni.

 "Non crediamo che questo evento sia legato al cambiamento climatico" ha detto Helen Amanda Fricker dello Scrips Institute of Oceanography.

(fonte: Ansa)

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